VIDEO, l’intervento della Senatrice Bevilacqua (M5S) in aula a tutela dei lavoratori Almaviva

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La scorsa settimana ancora una volta i lavoratori Almaviva sono stati costretti a scendere in piazza per veder riconosciuto il loro sacrosanto diritto al lavoro. Ancora una volta mi trovo costretta a denunciare la deprecabile pratica dell’utilizzo la clausola sociale come strumento di ricatto dei lavoratori e, cosa ancor più grave, nell’ambito di commesse pubbliche. Già gli angeli del 1500, gli operatori Almaviva comandati dal ministero della salute per la gestione del numero verde dedicato all’emergenza COVID, si sono trovati a non aver una commessa a cui far ritorno perché nel frattempo quelle di provenienza erano state cedute senza che venisse in alcun modo protetto il diritto al futuro occupazionale di oltre 500 persone. Persone e non numeri, che oggi ancora attendono di sapere quale sarà il loro destino alla fine del 2023. A parte un modesto piano di incentivi all’esodo e la possibilità di riqualificazione nel settore IT che ha riguardato qualche decina di lavoratori, per la stragrande maggioranza degli operatori non è ancora giunta nessuna risposta dal tavolo di crisi istituito, né relativamente alla riattivazione del servizio 1500 né tantomeno alla conferma che nessuno dei lavoratori verrà abbandonato a se stesso. La politica nazionale e locale targata centrodestra ad oggi si è riempita la bocca di parole e buoni propositi senza portare a casa alcun risultato concreto per questi lavoratori. Adesso un nuovo capitolo si apre con l’avvicendamento di Comdata ad Almaviva nell’appalto Trenitalia, a seguito della dichiarazione da parte di Comdata secondo cui ci si troverebbe in presenza del 30-35% di esuberi, a fronte dei quali sarebbe necessaria una pesante riduzione oraria con palese elusione della clausola sociale, dal momento che la società cedente, Almaviva, al momento applica l’armotizzatore sociale al massimo al 10%. Il tutto nel silenzio assordante di Trenitalia, società del gruppo FS, che non manifesta alcun interesse nei confronti dei lavoratori e del servizio di assistenza clienti. Basti pensare che da oltre una settimana vi è uno sciopero totale con conseguente blocco del servizio che viene derubricato da Trenitalia come problema tecnico. Basta con questo siparietto, ribadisco la richiesta al Governo di convocare subito Comdata, Trenitalia e i sindacati per mettere tutti in riga e garantire un integrale rispetto della clausola sociale a tutela del servizio pubblico di assistenza ai clienti della nostra compagnia ferroviaria. Lo Stato, noi tutti non possiamo restare indifferenti dinanzi quest’ennesima vicenda giocata sulla pelle di donne e uomini che chiedono solo il rispetto del diritto al lavoro, la legge non può essere calpestata”. Questo il pensiero della Senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, espresso nel corso del suo intervento in Aula. Di seguito il video in questione.

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