Senato, Bevilacqua (M5S) replica a sottosegretario su interrogazione dismissione allevamenti animali da pelliccia
Di seguito la replica della Senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, al sottosegretario sulla seguente interrogazione: ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI DISMISSIONE DEGLI ALLEVAMENTI DI ANIMALI DA PELLICCIA.
Firmatari: BEVILACQUA, LICHERI Sabrina, DE ROSA, NATURALE, LICHERI Ettore Antonio, LOREFICE, LOPREIATO.
“Al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – Premesso che:l’articolo 1, commi 980 e 981, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, ha vietato l’allevamento, la riproduzione in cattività, la cattura e l’uccisione di visoni (Mustela viso o Neovison vison), volpi (Vulpes vulpes, Vulpes lagopus o Alopex lagopus), cani procione (Nyctereutes procyonoides), cincillà (Chinchilla laniger) e di animali di qualsiasi specie per la finalità di ricavarne pelliccia e ha previsto che, in deroga a tale divieto, gli allevamenti autorizzati hanno potuto continuare a detenere gli animali già presenti nelle strutture per il periodo necessario alla dismissione delle stesse e comunque non oltre il 30 giugno 2022, fermo restando il divieto di riproduzione ivi previsto; il seguente comma 982 istituisce, per ciascuno degli anni 2022 e 2023, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un fondo di 3 milioni di euro per ciascun anno finalizzato a indennizzare gli allevamenti di animali da pelliccia che, alla data di entrata in vigore della legge medesima, dispongano ancora di un codice di attività anche se non detengono animali; i successivi commi 983 e 984 demandano a un decreto del Ministro delle politiche agricole, di concerto con il Ministro della salute e il Ministro della transizione ecologica, sentite le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, l’individuazione dei criteri e delle modalità di corresponsione dell’indennizzo, nonché la disciplina delle cessioni e della detenzione, con obbligo di sterilizzazione presso strutture autorizzate degli animali da pelliccia, accordando preferenza a quelle gestite direttamente o in collaborazione con associazioni animaliste riconosciute; l’allora Ministero delle politiche agricole, di concerto con il Ministero della salute e con l’allora Ministero della transizione ecologica, aveva provveduto alla redazione di uno schema di decreto interministeriale, recante detti criteri e modalità di corresponsione dell’indennizzo a favore dei titolari degli allevamenti di qualsiasi specie di animali che abbiano la finalità di ricavarne pelliccia; a seguito delle necessarie riunioni tecniche, in data 12 ottobre 2022, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano ha espresso parere favorevole rispetto allo schema di decreto, condizionato all’accoglimento di una serie di emendamenti; nonostante detti avanzamenti rispetto allo schema di decreto, esso non risulta ancora adottabile, anche a causa della mancata redazione delle specifiche regolamentazioni tecniche riguardanti la sterilizzazione, la cessione degli animali e i requisiti strutturali e gestionali per il loro accasamento; nelle more dell’adozione del decreto, secondo quanto riportato dalla World organisation for animal health, presso l’allevamento di visoni sito a Galeata (Forlì-Cesena) è stato registrato, nella prima metà di novembre 2022, un nuovo focolaio di SARS-CoV-2, probabilmente determinato da contatto con fomiti (che siano mangimi, veicoli, esseri umani, ad esempio addetti, o altre tipologie di fomiti). Tale focolaio ha già determinato la morte di un visone e il conseguente abbattimento sanitario dei restanti 1.522 animali ancora presenti nell’allevamento;
appare dunque chiaro come la permanenza di visoni presso strutture affollate possa determinare un ulteriore rischio sanitario, tanto per gli stessi animali, quanto per gli esseri umani, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda predisporre con urgenza, di concerto con gli altri Ministeri richiamati e con la partecipazione attiva delle associazioni animaliste, le regolamentazioni tecniche riguardanti la sterilizzazione e la cessione degli animali tuttora detenuti presso gli allevamenti, al fine di consentire la definitiva e funzionale attuazione del decreto interministeriale e dare finalmente completa attuazione alle norme che dispongono il divieto di allevamento di animali per le loro pellicce e la conseguente dismissione delle strutture finora deputate a questa attività, permettendo il trasferimento di almeno una parte degli animali”.