Bevilacqua (M5S): “Libertà, pluralismo e qualità dell’informazione basi di un Paese democratico”

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Si parla tanto di qualità dell’informazione e in Italia c’è tanto da fare. Nella commissione Politiche UE, di cui sono vice presidente, è arrivata la proposta dell’Unione Europea di un regolamento che disciplini un quadro comune per i servizi dei media e la libertà di stampa, per rimuovere gli ostacoli al funzionamento del mercato interno dei media e promuovere il pluralismo e l’indipendenza nell’ambito di tale mercato. Spesso la stampa italiana subisce pressioni indebite, e nel 2022 è scivolata alla 58esima posizione della classifica mondiale “World Press Freedom Index”, perdendo 17 posti rispetto al 2021 e al 2020 (quando invece era stabile alla 41esima posizione). L’Italia è stata superata anche da Gambia e Suriname.
Da giornalista, otre che da politica – afferma l’esponente pentastellata – ho ritenuto fondamentale poter ascoltare in audizione rappresentanti di Mediaset, Confindustria Radiotelevisioni, Google Italia, RAI, dell’esperto Marco Beltrandi, di rappresentanti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, della Federazione Nazionale Stampa Italiana, di Aeranti-Corallo, dell’Associazione Nazionale Stampa Online, di Audiweb, Auditel, dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, di Audipress e dell’Ordine dei Giornalisti.
Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, per esempio, è intervenuto sottolineando in particolare come le norme che regolamentano la protezione del segreto professionale e la tutela delle fonti siano troppo spesso violate, e stigmatizzando la frequente pratica delle cosiddette querele-bavaglio, azioni temerarie col solo scopo di limitare l’azione del professionista.
Come non ricordare i dati ufficiali che certificano la mancata garanzia del pluralismo, come ad esempio ha evidenziato l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che nel corso dell’ultima campagna elettorale ha avviato provvedimenti sanzionatori a carico della Rai, ma anche delle reti Mediaset (RTI), de La7 e di Sky.
Il dott. Bartoli, in più di un’occasione, nella sua relazione ha ribadito la necessità che l’Italia non solo appoggi la proposta di regolamento dell’UE, ma provveda anche a intervenire con normative interne che consentano al nostro Paese di scalare la sclassifica della libertà dei media: per uno Stato che fa parte del G7 non è accettabile occupare il 58esimo posto. Come Movimento 5 Stelle – chiosa Bevilacqua – vogliamo ricordare che un sistema dell’informazione libero, indipendente e che garantisca pluralismo, contribuisce alla democrazia del Paese”.
Questo il pensiero che ha espresso la Senatrice del Movimento 5 Stelle, Dolores Bevilacqua, in merito alla prioritaria questione della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione come principi cardine della democrazia, in un post pubblicato sui propri account social.

dolores bevilacqua

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